Di seguito la traduzione di un post sul blog di therecordist.com
C’è sempre una prima volta; registrare il passaggio e l’impatto dei proiettili lo è stato per me. E’ stata una cosa che avrei sempre voluto fare ma non conoscevo nessuno con il permesso di usare un silenziatore. Poi durante la sessione di registrazione del mitragliatore M60 con tiratore esperto Richard del negozio di pistole in città, ho cominciato ad indagare su cosa sarebbe necessario per registrare proiettili che sfrecciano e impattano. Ho consultato il mio esperto preferito in quanto a registrazioni di armi – Charles Maynes (grazie di cuore amico) mi ha dato dei consigli davvero preziosi su come affrontare questo tipo di sessioni. Poi ho spiegato a Richard ciò che avevo in mente, le linee guida di Charles e ci siamo messi all’opera. Il suono dei proiettili che sentite in questo post sono rallentati del 35% in maniera da poter ascoltare tiro e impatto in maniera più dettagliata. L’effetto è decisamente più interessante se rallentato.
Ho registrato molti fucili con un registratore portatile vicino a dove le pallottole impattano per avere un’altro punto di vista e da queste registrazioni ho imparato molto su come si comporta questo tipo di suono. Ci sta sempre un primo “bang” fragoroso nel momento che la pistola spara e a seguire un’onda d’urto supersonica, un “crack” che a volte oscura persino il primo “bang”. Come potete ascoltare nella seguente registrazione di un Winchester 70 con Weatherby a 300 giri, come avvicino il microfono vicino al luogo dove impatta il proiettile, si possono ascoltare shockwave doppie e talvolta triple dalle potenti munizioni. La registrazione è stata fatta in cima ad una collina alle spalle del ranch con un sennheiser MKH-8040ST. I primi tre spari sono registrati con il microfono lontano 10 metri dalla pistole, i successivi tre sono a circa tre metri da enormi massi.
La sessione di registrazione
Tornando alla sessione di registrazione delle pallottole. Il risultato da ottenere era quello di avere pallottole che viaggiassero a meno di 280 metri al secondo. Ciò per avere un suono subsonico e lento (riferito ad una pallottola) ma con abbastanza forza per un’impatto decente. Richard fece delle ricerche per capire cosa potesse fare al caso nostro e decise di costruire da se proiettili con pallottole di metallo morbido e la giusta quantità di polvere da sparo per mandarle alla giusta velocità. Durante una delle sessioni con l’M60 abbiamo testato alcuni impatti su un frigorifero con una Glock 22 e le munizioni regolari calibro 40. Come si può ascoltare i proiettili viaggiano troppo veloci e, non ostante la ripresa si fatta a 50 metri dalla pistola, la coda del colpo è udibile nel momento dell’impatto. Anche quando si riproduce più lenta del 35% il “bang” è ancora troppo rumoroso.
La settimana dopo siamo ritornati nello spiazzo per registrare la Glock con un silenziatore e le munizioni costruite da Richard. Ho portato un vecchio iMac deceduto, lastre d’acciaio, teglie da forno e alcune finestre come bersagli.
Ho usato un po MKH-8040 e un MKH-416 sul lato sinistro del bersaglio a tre metri di distanza con l’MKH-8040 poco più vicino. Ho piazzato un MKH-8040ST alla destra poco più in su del suolo alla stessa distanza degli altri due.
Volevo riuscire a riprendere il passaggio del proiettile insieme all’impatto. Inoltre avevo piazzato un AT-835ST vicino Richard per riprendere il suono silenziato, non si sa mai. Avevo i canali quindi perché non farlo. Il suono del silenziatore non ha nulla a che vedere con quelli che si sentono sui film o in TV, assomiglia di più ad un petardo mutato. Dopo alcune prove ho avvicinato i microfoni.
Sparare con proiettili più lenti e il silenziatore è stata una vera sfida per Richard. Ha un’ottima mira, ma la traiettoria del proiettile virava un po a causa del peso e della lentezza delle pallottole. Cercava di fare del suo meglio ma avvolte il proiettile andava troppo in alto o troppo in basso. In realtà era un’ottima cosa per me perché grazie al suolo ghiacciato sono riuscita a riprendere rimbalzi di pallottola molto interessanti.
Avrei voluto che gli impatti sul vetro fossero venuti meglio, ma erano doppi vetri e la pallottola ha perforato la superficie senza che andasse in frantumi. La prossima volta ho intenzione di portare alcuni pannelli di vetro che mi sono rimasti dalle sessioni di Ultimate glass nella speranza di qualche rottura epica.
Sono molto soddisfatto della riuscita con il pannello d’acciaio e le teglie. La lamiera d’acciaio ha generato un suono molto forte e penetrante mentre le teglie un tipo di impatto più opaco. Inoltre ho provato a mettere una teglia davanti il pannello d’acciaio per ottenere un suono più complesso e la cosa ha funzionato molto bene.
Sono rimasto molto contento anche con l’iMac. Mano a mano che Richard lo sfasciava, il suono si diversificava ad ogni colpo e i rottami cominciavano a volare atterrando ovunque. Dopo la registrazione abbiamo ripescato i proiettili all’interno dell’iMac. Le pallottole erano così morbide che le parti metalliche del computer ne stoppavano la corsa.
Ho molte registrazioni con le pallottole e sto pianificando per questa estate di registrare lunghe sfrecciate di proiettili con un potente fucile silenziato. Spero di riuscire ad avere le registrazioni prima della fine del calendario Maya quest’anno.
The iMac Bullet Recording Sessions from Frank Bry on Vimeo.
Traduzione Mirko Perri